I dialetti dell'estremo ponente ligure
sono il risultato di un miscuglio avvenuto nei secoli tra la lingua autoctona
ed altre usate nelle zone limitrofe tenuto conto degli eventuali contatti con
l'esterno, pertanto risulta un misto di ligure antico,
di latino-barbarico) es. "ancöi"
"oggi" da "hanc hodie",
franco-occitano-provenzale es. le vocali "ö -
ü" e con termini iberici e persino arabi "loche"
"che cosa" "lo que" ecc. ecc.
Non essendo uno studioso della
materia, tuttaltro, mi limito a questi accenni, facendo
notare un'altra caratteristica curiosa.
Pur essendo facilmente comprensibile da tutti
gli abitanti della zona, ogni piccolo borgo possiede un dialetto con suoni e
parole proprie tanto che a distanza di pochi chilometri si parla già in modo
totalmente diverso.
Propongo qui la parte iniziale di un
glossario utile a conservare se possibile i termini più tipici senza la pretesa
di essere esaustivo bensì con il proposito di dare a
questo modesto lavoro di ricerca una prospettiva in divenire……….
Il dialetto di Apricale ha 9 vocali : a, ä, e, è, i, o, ö, u, ü :
il suono della ä corrisponde ad una è e viene messo in finale di parole femminili terminanti in a (Es. bella – bèlä suona come bèlè)
il suono della è (egli è)
il suono della ö corrisponde alla eu francese di feu
il suono della ü corrisponde alla u francese di dur
Le consonanti sono quelle dell’italiano a cui si aggiunge:
la lettera ç come nel francese "comme ça"
la lettera x che segue la grafia ligure e corrisponde al j francese di "je"
le lettere n r l danno
sovente un suono particolare pronunciandole senza toccare il palato con la
lingua.
GLOSSARIO
BLIGARENCU A
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ITALIANO A
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